Un classico intramontabile
Il principe della pulizia della bocca, negli anni è stato ripensato e ridisegnato molte volte, ma è ancora uno strumento affidabile e pratico o verrà soppiantato da apparecchiature più tecnologiche? La risposta è no! Infatti lo spazzolino manuale è ancora attualissimo, ha una grande praticità, poco ingombrante e se maneggiato con perizia garantisce risultati eccellenti! Vediamo più in dettaglio com’è fatto e quali caratteristiche può avere.
Premessa
Non esiste in assoluto uno spazzolino da denti, manuale od elettrico, che sia migliore di tutti gli altri, grande importanza ha senza dubbio l’abilità e la costanza del singolo nel seguire l’igiene della propria bocca, ogni spazzolino nelle mani giuste produrrà risultati eccellenti non ci resta che capire qual è il “nostro” spazzolino ideale!
Anatomia dello spazzolino da denti
Lo spazzolino manuale è costituito di tre parti fondamentali:
- Manico o impugnatura: è la parte che teniamo in mano, può avere varie forme ed essere costruito con diversi materiali, il più comune la plastica, deve essere comodo, tenendolo in pugno non dobbiamo sentire troppa tensione nelle dita segno che durante l’uso la mano si stancherà in fretta, deve inoltre essere facile da girare agendo con pollice ed indice per cambiare orientamento durante lo spazzolamento.
- Testina la parte terminale del manico è qui che si inseriscono le setole, può essere fissa od intercambiabile, va periodicamente verificata per controllare che non vi siano accumuli di pasta dentifricia tra le setole o segni di degrado delle setole che potrebbero distaccarsi durante l’utilizzo.
- Le setole, sono la parte a contatto dei tessuti del cavo orale, la vera punta di diamante di questo strumento, possono essere sintetici (nylon) o naturali (setole o fibre vegetali), la forma e l’orientamento delle setole hanno grande influenza sulla capacità di pulire dello spazzolino. Per praticità sono catalogate in base alla loro rigidità in morbide, medie e dure, vedremo in seguito cosa comporti questa differenza.
Come si usa
Innanzitutto ricordiamo sempre di chiudere il rubinetto dell’acqua mentre ci laviamo i denti, è un dovere che abbiamo verso l’ambiente ed i nostri figli di non sprecare un bene preziosissimo come l’acqua potabile!
Dopo avere inumidito le setole posizioneremo una piccola quantità di dentifricio sulle setole dello spazzolino e procederemo a distribuire la pasta su tutte le superfici dentali in modo uniforme, è importante non esagerare la quantità come il troppo sapone può nuocere alla pelle così l’eccesso di dentifricio può danneggiare le gengive.
Una volta distribuito su tutti i denti il dentifricio con lo spazzolino provvederemo, con movimenti misurati e dolci di va e vieni, a spazzolare le superfici di masticazione dei molari e premolari.
A questo punto posizioneremo le setole a livello del solco tra dente e gengiva con un’inclinazione della testina dello spazzolino verso la gengiva stessa ed applicando una leggera pressione faremo ruotare il polso in modo da far sfregare le setole dalla gengiva verso il dente.
È importante ricordare che mai in nessuna situazione va applicata particolare pressione allo spazzolino, non si pulisce meglio si rischia solo di lesionare denti e gengive oltre ad accelerare l’usura dello spazzolino stesso.
Ogni superficie del dente va spazzolata con questa tecnica quindi sia dal lato della guancia sia dal lato linguale.
Una volta finito di spazzolare cosa devo fare?
Sembra ovvio ma non lo è, dopo essersi sciacquati la bocca dai residui anche lo spazzolino va lavato e risciacquato, avendo cura di non lasciare residui di dentifricio incastrati tra le setole.
Lo spazzolino va poi riposto con il manico rivolto in basso in modo da non far ristagnare acqua tra le setole.
Esistono in commercio degli appositi sterilizzatori a raggi UV che igienizzano gli spazzolini tra un uso e l’altro. In linea di massima è però sufficiente pulire bene lo spazzolino e cambiarlo quando necessario.
Ogni quanto va cambiato lo spazzolino manuale?
Alcuni spazzolini sono dotati di marcatori che si decolorano a mano a mano che vengono utilizzati, quando la metà della lunghezza della setola marcatrice è decolorata è opportuno sostituire lo spazzolino.
Per gli spazzolini sprovvisti di questo sistema occorre esaminare visivamente le setole, quando iniziano a piegarsi verso l’esterno e le punte delle setole si rovinano (aspetto disordinato delle estremità) è giunto il momento di cambiare lo spazzolino manuale.
Come regola generale se si utilizza lo spazzolino nei tempi e nelle modalità corrette una buona regola è di aspettarsi di doverlo cambiare una volta al mese.
Le setole
Le setole dello spazzolino sono la parte che agisce a contatto dei tessuti del cavo orale detergendo le superfici.
La durezza va da morbida a media a dura, più sarà rigido lo spazzolino più la sua azione sarà aggressiva ed abrasiva nei confronti dei tessuti dentali.
Saranno l’odontoiatra e l’igienista a consigliarci la configurazione più adatta alle esigenze del nostro caso.
In mancanza di precise indicazioni e nei casi dove non vi siano particolari necessità è buona norma utilizzare setole di durezza media, sempre con la tecnica sopra esposta.
Quale forma devono avere le setole? Anche in questo caso le specifiche necessità della bocca guideranno la scelta consigliata dall’odontoiatra o dall’igienista, se non sussistono particolari necessità io apprezzo molto la capacità delle setole incrociate di seguire le superfici curve tra dente e dente.
Un occhio alla sostenibilità
È ancora un argomento poco presente nella merceologia degli spazzolini manuali ma l’utilizzo di materie prime di origine vegetale e rinnovabili (ad esempio il bamboo) oppure riciclabili dovrebbe diventare lo standard di ogni manufatto che produciamo, quando non sarà più idoneo lo spazzolino cosa diventerà?
Per il bene del pianeta e quindi anche il nostro sarebbe opportuno rendere disponibili alla popolazione strumenti prodotti secondo criteri di ecosostenibilità, anche per quanto concerne i dispositivi per l’igiene orale quotidiana!
E voi cosa usate per la vostra igiene dentale domestica? Quale è lo strumento per cui avete sviluppato la migliore manualità? Se avete dubbi o qualcosa da chiarire non esitate ad aggiungerli qui sotto, vi risponderò appena possibile.