Qualche definizione
Gengivite, parodontite, malattia parodontale e piorrea sono termini che prima o poi ciascuno ha sentito nominare, cerchiamo di capire di cosa si tratta, sempre senza complicarci troppo la vita!
Spesso può capitare di sentire racconti di persone che descrivono storie di denti sani caduti spontaneamente ed a volte preceduti da sogni premonitori, l’espressione comune di queste storie è la piorrea, questo è un termine utilizzato in medicina nel 1800 quando si cercavano di descrivere una serie di malattie che colpivano la bocca e di cui ancora si sapeva molto poco.
Le malattie che colpiscono le gengive
Oggi i dentisti non utilizzano più il termine piorrea e negli anni si sono susseguite innumerevoli classificazioni dei problemi delle gengive un po’ seguendo la moda dei tabù linguistici (spazzino, operatore ecologico!) ed un po’ per tecnicismi su cui ora non ci soffermeremo.
Per comodità parleremo di malattia parodontale e cercheremo di spiegare, in parole povere, come questa entità possa influenzare la nostra salute e come contrastarne gli effetti nocivi.
Le cause della malattia
Nella nostra bocca abitano normalmente una serie di microorganismi, di solito non sono nocivi ed anzi contribuiscono a creare quella microflora che ci accompagna per tutta la vita e senza la quale non svilupperemmo una buona difesa immunitaria come dimostrato in diversi esperimenti “germ free”; i problemi sorgono quando per vari motivi convergono vari fattori patologici ed incomincia la malattia parodontale.
Il primo gradino di questa serie di problemi è la gengivite, infiammazione superficiale della gengiva, se lasciata non trattata la gengivite può degenerare in varie forme di parodontite e quindi approfondirsi andando a generare una serie di problemi ingravescenti che possono portare anche alla perdita dei denti.
Prima che ciò accada è opportuno presentarsi dal dentista che provvederà a visitarci e ci consiglierà su quali approcci adottare per risolvere il problema.
Cosa possiamo fare per difenderci?
Come capire se ho un problema gengivale? La prima linea di difesa siamo noi, abituiamoci a guardare allo specchio la nostra bocca una volta che ci siamo lavati, gengive arrossate, dall’aspetto un po’ gonfio tra dente e dente o che sanguinano sono tutti buoni motivi per recarci dal professionista!
Già da anni si sono susseguiti studi scientifici che hanno messo in relazione la malattia parodontale con un aumentato rischio cardiovascolare, ciò non significa che la parodontite ci condurrà sicuramente a problemi cardiaci o viceversa, però è sicuro che non trascurare la salute anche della bocca ci garantirà di incidere positivamente sulla nostra salute generale.
L’igiene domiciliare, prima linea nella difesa dalla malattia parodontale
Come abbiamo già detto in un articolo precedente, mantenere un adeguato livello di igiene orale è importante per ostacolare i processi patologici a carico di denti e gengive.
Uno spazzolamento costante e corretto è talmente importante per la salute delle gengive da venire annoverato di diritto tra i mezzi di cura della gengivite. Ricordiamoci che ogni volta che non siamo diligenti nel pulire la bocca già dopo 24 ore iniziano a comparire i primi lievi e reversibili segni della gengivite.
L’igiene professionale
Per approfondire questo argomento vi rimando all’articolo specifico.
Qui voglio ricordare che sottoporsi periodicamente ai richiami di igiene professionale in studio è la chiave di volta di qualunque terapia delle gengive.
Per ogni paziente il dentista consiglierà una certa cadenza nell’effettuare l’igiene professionale in base alle necessità del caso specifico. Il fatto che ci venga consigliato di fare l’igiene più spesso di altre persone non deve farci sentire in colpa o delusi, significa semplicemente che abbiamo bisogno di farla più spesso ed aderendo a questa indicazione ci prendiamo buona cura della nostra salute.
Le terapie specifiche
Nei casi più gravi il dentista potrebbe proporci degli interventi volti a correggere l’architettura delle gengive al fine di ricreare una situazione più favorevole.
Le tecniche sono molteplici e non staremo qui ad elencarle perché meritevoli di essere trattate in articoli a parte, in linea di massima oggi sono interventi meno invasivi e sgradevoli rispetto al passato.
Ciò che li accomuna è che per mantenere nel tempo il risultato ottenuto sia fondamentale essere molto diligenti nella pulizia e nell’aderire ai richiami periodici del dentista.
Ricordo che la mia docente di Patologia Orale ci insegnava che sono gli stili di vita sbagliati a fare ammalare i nostri pazienti e se non siamo in grado di fargli cambiare le cattive abitudini non esiste nessuna medicina in grado di curarli stabilmente.
E voi che abitudini avete? Se avete commenti o desiderate qualche chiarimento, non esitate ad aggiungerlo qui sotto.